Gastrite: cos’è e come gestirla

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La gastrite è un disturbo molto diffuso provocato da diversi fattori. Per contrastarla, oltre alle terapie mirate, sono importanti le buone abitudini a tavola, lo stile di vita e una corretta gestione dello stress

Nausea, bruciore e crampi allo stomaco possono essere i campanelli d’allarme della gastrite, un disturbo molto comune (ne soffre circa un milione di italiani, in prevalenza donne) che consiste nell’irritazione della mucosa gastrica. Indebolito da diversi fattori, lo strato più interno dello stomaco diventa aggredibile dai succhi gastrici, il composto fortemente acido che qui viene prodotto e che ha la funzione di mettere ko i microrganismi ingeriti con il cibo e di demolire le proteine. Se non viene affrontata, oltre al perdurare dei sintomi le conseguenze della gastrite possono essere gravi.

Perché viene la gastrite e come evitarla

Le cause che determinano la gastrite sono diverse, a cominciare dall’infezione. Il batterio Helicobacter pylori non provoca soltanto bruciore e crampi ma, ormai è dimostrato, aumenta la probabilità di ammalarsi di tumore dello stomaco. Per questo non va trascurato, ma adeguatamente curato. Tra le cause della gastrite anche il reflusso biliare (la bile risale dal duodeno nello stomaco, danneggiandolo), l’assunzione di alcuni farmaci e, soprattutto, lo stress e stili di vita poco sani, come il vizio del fumo e un’alimentazione scorretta.

E proprio a tavola si gioca una parte importante della “partita” contro la gastrite. Le regole per vincere sono scegliere attentamente cibi e cotture e masticare lentamente, restando seduti per almeno 10 minuti dopo la fine del pasto.

Cosa mettere nel piatto e nel bicchiere? No a fritti, a formaggi stagionati, a insaccati e a minestre pronte e no anche a tè, caffè e cioccolata, alcolici, superalcolici e bibite gassate: una black list determinata dal fatto che questi alimenti contribuiscono all’infiammazione della mucosa che riveste lo stomaco, al reflusso e all’aumento di secrezione gastrica. Al contrario, semaforo verde per i piatti semplici conditi con olio extravergine d’oliva, per la verdura di stagione, pane ben cotto, cracker e fette biscottate. Anche la quantità conta: è utile fare pasti leggeri e frequenti per tamponare l’acidità di stomaco ed evitare che questa aumenti a causa del digiuno prolungato.

Gastrite da stress

Dalla causa la cura, un principio vero più che mai per la gastrite. Anche quando è determinata dalla frenesia e dal nervosismo, infatti, questa malattia si manifesta con i “soliti” sintomi. Ma per farli regredire non basta adottare buone regole a tavola, serve cambiare atteggiamento verso gli impegni, le responsabilità e le fatiche. Quando sono troppe, è importante ammetterlo e poi organizzarsi di conseguenza.

Se la lista delle cose da fare è troppo lunga, bisogna delegare: un cambio di strategia spesso difficile, ma in grado di dare grandi benefici. Per dare il via alla trasformazione, si può iniziare dai compiti più semplici, che possono essere affidati ad altri senza grandi preoccupazioni. Chi fa le cose al posto nostro non le fa nello stesso modo? Certo, ma può anche farle meglio. Spazio quindi all’apertura, alla flessibilità e anche alla capacità di ascoltare il proprio corpo.

Chi soffre di gastrite da stress deve imparare a riconoscere quando il livello di tensione mentale e psichica sale e... invertire la rotta. Respirazione profonda, tecniche di meditazione, yoga, sessioni di allenamento, ma anche una telefonata a una persona cara o una passeggiata al parco possono essere utili per staccare. E tornare ad affrontare gli impegni e i problemi con un po’ di calma e di serenità in più.

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