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Lavorare durante un attacco di emicrania

Lavorare con l’emicrania è una lotta. Mi fa dubitare di me stessa, del mio lavoro e mi fa chiedere se sia stata colpa mia o del mio dolore se ho commesso degli errori.

Nei tanti anni di esperienza, però, ho scoperto vari trucchi:

1. Inizia bene la giornata

Per me, la mattina è la parte più difficile nella lotta contro l’emicrania. Alzarsi dal letto la mattina è già difficile di suo, ma se devi farlo durante un attacco di emicrania è ancora più difficile. Per questo, ogni mattina che mi sveglio con l’emicrania devo auto-motivarmi e convincermi che posso farcela. Ogni volta mi chiedo: riesco ad alzare la testa? Riesco a farmi la doccia? Riesco a vestirmi? Se le risposte sono sì, allora posso prepararmi.

2. Preparati per sentirti bene

Una volta che mi sono alzata dal letto, anche quando mi sento a pezzi, penso sia importante “rimettermi in sesto” per andare al lavoro. Mi sforzo di curare il mio aspetto e questo mi aiuta a sentirmi pronta e preparata per la giornata che mi aspetta. Questo significa lavarmi i capelli, truccarmi e vestirmi bene per sentirmi sicura di me stessa.

3. Dai la giusta priorità alle cose da fare

Ogni mattina leggo la mia lunga lista di cose da fare e ne scrivo una più corta che comprende le cose veramente urgenti da fare nella giornata. Poi le metto in ordine di importanza, e questo mi solleva dal senso di frustrazione che provo quando non riesco a fare tutto ciò che devo, semplificandomi la giornata.

4. Combatti il senso di annebbiamento

La mia emicrania mi causa un senso di annebbiamento mentale che rallenta significativamente la mia capacità di pensiero.

Per combattere questa sensazione, leggo e rileggo tutto tantissime volte. E anche se a volte penso possa essere controproducente, sentirmi sicura di non aver commesso errori tipografici mi fa stare più serena.

5. Parla con i tuoi colleghi

Nei giorni peggiori, quando è impossibile nascondere il mio dolore, ne parlo coi miei colleghi. Di solito succede quando sento la nausea e voglio prepararli a un’eventuale interruzione del meeting. Sono fortunata perché i miei colleghi sono comprensivi e disponibili ad ascoltarmi e a parlare della mia patologia.

6. Accetta quando non puoi fare qualcosa

Quando non riesco a finire il mio lavoro mi sento arrabbiata e frustrata. Quando questo succede, faccio del mio meglio per non arrabbiarmi con me stessa.

Per combattere situazioni come questa, non lascio quasi mai niente all’ultimo. Non voglio avere una scadenza e un annebbiamento mentale forte nello stesso momento. A volte questo comporta chiudere il computer e finire il lavoro il giorno dopo, quando riesco a pensare meglio, anche se per me è molto difficile lasciare le cose in sospeso.

7. Premiati per ciò che sei riuscito a fare

Così come mi auto-motivo ad alzarmi ogni mattina, mi auto-motivo a lavorare durante la giornata. A volte gli obiettivi sono piccoli, altre volte, più impegnativi, e così quando li porto a termine mi premio con un tè allo zenzero o dei pretzel. A prescindere dall’obiettivo e dalla ricompensa, è importante per me premiarmi per le cose che sono riuscita a concludere durante la giornata.

8. Approfitta di quando il dolore è lieve

Quando il dolore e l’annebbiamento sono lievi, mi porto molto avanti col lavoro e non mi fermo finché non ho completato tutta la mia lista di cose da fare.

9. Abbi fiducia in te stesso

Anche se l’emicrania mi rallenta e mi rende meno efficiente e capace, ora ho fiducia in me stessa e so che posso fare tutto, anche se il dolore è forte e mi mette temporaneamente fuori gioco.

10. A fine giornata, riposati

Anche se non sempre è possibile, penso sia importante staccare dopo una giornata o una settimana stancanti. Riposarmi mentalmente mi prepara per il giorno dopo e mi rende più efficiente sul lavoro.

Per riassumere

Come ho detto, lavorare provando dolore è difficile. Tuttavia, soffrire e non lavorare per me è ancora peggio.

Anche se è difficile, sono grata per ogni giorno in cui riesco a portare avanti la mia carriera nonostante la patologia.

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