Fondazione Rosangela D'Ambrosio

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La Fondazione Rosangela D'Ambrosio ha lo scopo di promuovere e sviluppare, attraverso i propri mezzi finanziari, la realizzazione di interventi di sostegno in favore di bambini che vivono in condizioni umane e sociali disagiate e hanno bisogno di essere aiutati per sopravvivere, curati e sostenuti nell’alimentazione, nella formazione e nella malattia.

Progetto Area De Marchi

Progetto di allestimento di uno spazio dedicato all’esecuzione di procedure invasive nell’ambito della Clinica Pediatrica.

L'indicazione a procedure diagnostiche invasive, spesso ripetute, in pediatria si sta facendo sempre più frequente, soprattutto nei centri di terzo livello. Altrettanto forte è però la necessità di ridurre, se non eliminare, il carico di dolore e di stress per i bambini, aspetto ancora più importante nel caso in cui siano affetti da patologie croniche.

L'importanza della riduzione di stress e dolore diventa primaria in situazioni cliniche molto difformi, sia in bambini seguiti per una patologia cronica sia in pazienti ricoverati per la prima volta e che devono essere sottoposti a indagini diagnostiche mirate a definire una diagnosi.

I bambini in cui è necessario eseguire tali procedure e le loro famiglie sono già sottoposti a un carico di stress notevole, correlato alle condizioni cliniche del paziente e alla patologia che può influire negativamente sull'accettazione dell'indagine proposta. Quando il dolore da procedura invasiva è adeguatamente trattato, l'ansia e la paura che lo accompagnano diminuiscono significativamente e aumenta la possibilità per l'operatore di eseguire con successo la procedura, anche in quei bambini dai quali, per la giovane età o per il temperamento, non è possibile ottenere collaborazione.

Un'adeguata integrazione delle tecniche non farmacologiche (efficaci soprattutto sulla componente emotiva del dolore) e farmacologiche (dagli anestetici locali ai farmaci sedativi), ponderate sull'età del bambino e sul grado di invasività della procedura, permette di raggiungere tali obiettivi. Il ricorso alla sedazione con conservazione della respirazione spontanea e la disponibilità di farmaci sedativi a breve durata d'azione hanno facilitato l'approccio alle procedure invasive più dolorose, quali rachicentesi, artrocentesi, aspirati midollari, biopsie di organi interni, ma con la grossa restrizione data dalla limitata disponibilità dei servizi di anestesia generale, impegnati nell'attività della sala operatoria, e dalla scarsa confidenza dei pediatri con le tecniche di sedazione lieve e moderata.

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