Intelligenza artificiale in medicina: quali vantaggi per i pazienti?

Tutti noi sentiamo parlare di intelligenza artificiale applicata a tanti campi della nostra vita, ambito medico compreso. Anche se può apparire un concetto futuristico, l’IA è già qui. Molti di noi, per esempio, possiedono in casa un assistente vocale a cui chiedere di impostare la sveglia, di riprodurre una canzone o, ancora, di spiegare una ricetta in cucina. Oppure, se utilizziamo i motori di ricerca, ci siamo più volte accorti che dopo una ricerca su un preciso tema -un libro oppure la destinazione di una vacanza- sul nostro device ci vengono subito proposti suggerimenti e pubblicità affini. Ecco, questi sono esempi facili e concreti di quanto l’IA sia già parte della nostra quotidianità. E i progressi di intelligenza artificiale in medicina sono forse lo sviluppo più interessante.

Cos’è l’intelligenza artificiale?

In parole molto semplici, l’intelligenza artificiale o IA (gli anglosassoni dicono AI) è la capacità di un computer di elaborare informazioni e di imparare da queste. Con questa tecnologia e attraverso sofisticati algoritmi, le macchine possono eseguire attività tipicamente svolte dalle persone, tra cui l’elaborazione del linguaggio e la risoluzione di problemi. Soprattutto, l’IA può elaborare grandi quantità di dati in modi differenti da come farebbe un essere umano e a una velocità incredibile.

Non solo: questa tecnologia è capace di apprendere e di affinare sempre di più le proprie competenze: le automobili a guida autonoma, “istruite” da un programmatore e poi dal machine learning, sono un esempio chiarissimo. In sintesi, l’intelligenza artificiale è uno strumento tecnologico molto potente che può migliorare sensibilmente tanti aspetti della vita, salute compresa.

Intelligenza artificiale in ambito medico

L’intelligenza artificiale è un mondo in rapida evoluzione che sta rivoluzionando molteplici settori, tra cui quello sanitario: l’utilizzo dell’IA in medicina ha il potenziale per trasformare radicalmente il modo in cui vengono condotti studi clinici, diagnosi, trattamenti e cure.

L’IA può analizzare grandi quantità di dati medici in modo più rapido ed efficiente rispetto agli esseri umani, fornendo così diagnosi più precise e terapie personalizzate. Questi processi si traducono poi, nella pratica, in migliore gestione delle malattie, risultati ottimali per i pazienti e riduzione dei costi sanitari.

L’intelligenza artificiale in medicina sta già facendo importanti progressi, ma il suo pieno potenziale deve ancora realizzarsi. Con il continuo aggiornamento delle tecnologie dell’IA, davanti a noi c’è una strada promettente, che potrebbe portare a una migliore e capillare assistenza sanitaria e, quindi, a più salute per tutti.

Esempi di intelligenza artificiale in medicina

L’IA sta rivoluzionando il settore medico con le sue molteplici applicazioni nella diagnosi e nel trattamento delle malattie. Grazie alle potenti capacità di apprendimento automatico e di analisi dei dati, si possono processare volumi enormi di informazioni mediche in modo rapido ed efficiente.

L’utilizzo dell’IA in medicina apre nuove prospettive per migliorare, in particolare, la precisione delle diagnosi, consentendo ai medici di individuare patologie con una maggiore sensibilità e specificità. Facciamo qualche esempio:

  • Intelligenza artificiale e diagnostica

Un’applicazione comune dell’IA in ambito medico è la diagnostica per immagini assistita da computer, che si basa sull’analisi dei dati sanitari per contribuire a identificare patologie o disfunzioni. Questa tecnologia -che “legge” e analizza gli esiti di risonanze magnetiche, tac o ecografie- può supportare i medici nell’effettuare diagnosi più accurate e rapide, identificando anomalie o pattern nei dati dei pazienti, con immagini radiologiche, scansioni Tc e Rm e test di laboratorio. L’IA, inoltre, può essere utilizzata per il rilevamento precoce di malattie, aumentando così le possibilità di trattamenti efficaci.

  • Trattamenti personalizzati

IA può analizzare i dati dei pazienti, come la loro storia clinica, genetica e le risposte ai trattamenti precedenti, per suggerire piani terapeutici personalizzati. L’intelligenza artificiale, inoltre, può consentire l’individuazione tempestiva di malattie, come il cancro, aumentandone significativamente le probabilità di guarigione.

  • Aderenza terapeutica

Ancora, l’IA può migliorare molti aspetti anche in termini di aderenza terapeutica attraverso soluzioni personalizzate, che tengono conto delle caratteristiche individuali di ciascun paziente. Questa personalizzazione può migliorare l’efficacia dei trattamenti e ridurre gli effetti collaterali indesiderati. È un aspetto importante, che contribuisce a far sì che le persone si curino meglio, in modo mirato ed efficace, con terapie davvero su misura.

  • Telemedicina e chatbot

I moderni sistemi di intelligenza artificiale consentono di seguire i pazienti anche a distanza, ricevendo cure mediche e consulenze online da qualsiasi luogo, migliorando l’accessibilità ai servizi sanitari. Telemedicina e chatbot (cioè assistenti virtuali che forniscono supporto agli assistiti, con risposte in tempo reale a dubbi e problemi) renderanno l’accesso alle cure mediche potenzialmente disponibile per chiunque e ovunque e permetteranno di monitorare costantemente i dati vitali dei pazienti, così da assicurare trattamenti tempestivi e la gestione costante delle malattie croniche.

Riassumendo, l’intelligenza artificiale ha, quindi, il potenziale per rivoluzionare il campo della medicina, fornendo soluzioni innovative per la diagnosi e il trattamento delle malattie. La sua capacità di elaborare grandi quantità di dati in modo accurato e veloce apre la strada a un futuro promettente, in cui la medicina diventa sempre più personalizzata.

L’intelligenza artificiale nella scoperta di nuovi farmaci

C’è un altro importante ambito in cui l’intelligenza artificiale potrà apportare un contributo sempre più rilevante: la farmaceutica. Grazie alla sua incredibile capacità computazionale, l’IA può analizzare grandi quantità di dati, identificando potenziali bersagli terapeutici e accelerando il processo di sviluppo di nuovi farmaci e nuove terapie, attraverso la previsione di interazioni tra molecole e l’identificazione di potenziali obiettivi terapeutici. Può, poi, analizzare l’immensa mole di letteratura medica e scientifica per estrarre informazioni rilevanti per la ricerca.

Obiettivo: salvare vite

Secondo quanto riportato da Statista, prima dell'introduzione dell’intelligenza artificiale i medici europei impiegavano metà del loro tempo in compiti amministrativi e l’altra metà nell’assistenza ai pazienti. Tuttavia, con l’IA era previsto che potessero dedicare quasi il 20% in più del loro tempo all’assistenza diretta ai pazienti, offrendo cure più personalizzate e di qualità. L’intelligenza artificiale, infatti, consente di raccogliere, archiviare e analizzare informazioni, semplificandone la condivisione: le strutture sanitarie possono connettere dati provenienti da diverse fonti, offrendo una visione più completa dello stato di salute dei pazienti e contribuendo a migliorare il trattamento e la gestione delle patologie. Per esempio, l’intelligenza artificiale può raccogliere dati da dispositivi diversi, analizzare i parametri vitali dei pazienti e i risultati di screening preventivi per individuare problemi, consigliare terapie e monitorare costantemente i livelli di glucosio, salute cardiaca e neurologica. È stato stimato che l’IA potrebbe ridurre dell’86% gli errori commessi dagli operatori sanitari, con la possibilità di salvare oltre 250.000 vite ogni anno.

Per concludere

È importante notare che, nonostante i numerosi vantaggi, l’adozione dell’IA nel settore medico solleva questioni etiche e di privacy, nonché la necessità di normative rigorose per garantire la sicurezza dei pazienti e la qualità dei servizi. In questo senso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è confrontata per 18 mesi con i maggiori esperti di etica, tecnologia digitale, diritto e diritti umani e con i membri dei Ministeri della Salute dei vari Paesi. Questo lungo lavoro ha prodotto un rapporto intitolato “Etica e governance dell’intelligenza artificiale per la salute” che identifica le sfide etiche legate all’utilizzo dell’IA nel settore sanitario, ne individua i possibili rischi e delinea i principi per garantire che l’innovativa tecnologia operi davvero a beneficio dei cittadini.

In conclusione, anche se ci sono ancora alcuni aspetti da affrontare e normare, l’IA offre un enorme potenziale per migliorare la diagnosi, il trattamento e la gestione delle malattie, rendendo la medicina più efficiente ed efficace su larghissima scala.

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