Ma è proprio vero che dovremo mangiare gli insetti?

Ultimamente il tema è tornato alla ribalta e sta facendo storcere il naso a molti: l’idea di mangiare insetti (entomofagia) non ci convince proprio. Un conto, infatti, è sperimentare cibi diversi quando si viaggia, tutt’altro è trovarseli in tavola. Coleotteri, bruchi, cavallette, locuste e grilli sono veri e propri alimenti in diverse culture: ma perché dovremmo fare nostre proprio le tradizioni che non ci piacciono o, addirittura, ci disgustano?

PERCHÈ MANGIARE GLI INSETTI

La risposta è che il nostro sistema alimentare è da tempo in discussione, non per il suo aspetto salutistico, ma per la sua sostenibilità. Gli allevamenti intensivi di bovini e suini sono tra i principali responsabili delle emissioni di CO2 e secondo Greenpeace il 70% della superficie agricola dell’Ue è utilizzata per coltivare mangimi e foraggi per nutrire animali di cui poi ci ciberemo. Il tutto in un ambiente già danneggiato da inquinamento, disboscamento e cementificazione.

BENEFICI NUTRIZIONALI DEGLI INSETTI

Da qui la necessità di trovare fonti alimentari alternative, soprattutto proteiche. Gli insetti sono ricchi di proteine e nutrienti, e il loro allevamento è più sostenibile di quello di bovini e suini. Oggetto di discussione (e di recente via libera dell’Unione Europea) sono, per il momento, le farine ricavate dagli insetti. Il loro utilizzo va visto come un modo per continuare a sfamare, nei secoli a venire, una popolazione sempre più numerosa, più affamata e più assetata, consumando meno suolo e riducendo le emissioni.

ALTERNATIVE SOSTENIBILI AGLI INSETTI

È bene precisare, poi, che esistono anche altre soluzioni sostenibili, come altre proteine di origine vegetale. Ci vorrà del tempo per capire potremo modificare la nostra alimentazione, ma dobbiamo essere consapevoli che gli insetti non sono poi così lontani dalla nostra dieta, se pensiamo che sono già presenti come componenti di alcuni alimenti, come nelle barrette di cioccolato, o nei coloranti naturali delle caramelle.

CONCLUSIONI

Per concludere, non soltanto le farine di insetti possono essere una risposta ai problemi ambientali, ma esistono anche altre soluzioni sostenibili, come le coltivazioni in vitro di piante e alghe.

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