Lunga vita al cuore

Di Paola Barni

Lunga vita al cuore

È uno dei nostri organi più preziosi e merita attenzioni costanti: ecco come mantenerlo in salute evitando i fattori di rischio e seguendo poche ma semplici regole quotidiane

Per chi ha “a cuore il proprio cuore”, la giornata per una riflessione più approfondita è il 29 settembre, quando si celebra il “World heart day” con l’obiettivo di informare e sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Ancora oggi, le malattie cardiache rappresentano la prima causa di morte sul Pianeta e costituiscono una delle principali cause di disabilità, con conseguente impatto sociale ed economico. I dati contenuti nella quinta edizione dello European cardiovascular disease statistics evidenziano che nel Vecchio continente oltre 80 milioni di persone sono affette da malattie cardiovascolari (il 48% uomini e il 52% donne), patologie che sono responsabili di 3,9 milioni di decessi annui (45% di tutte le cause di morte). I dati Istat indicano che nel 2018 le malattie del sistema circolatorio rappresentano ancora la principale causa di morte anche nel nostro Paese, essendo responsabili del 35% circa dei decessi.

I fattori di rischio

Come per tutte le malattie, anche per quelle cardiovascolari sono stati individuati dei fattori di rischio. In particolare, la sedentarietà si è rivelata assai pericolosa: nonostante sia evidente il ruolo protettivo dell’attività fisica a tutte le età rispetto a numerose condizioni patologiche, si stima che il 28% della popolazione mondiale sia sedentario, soprattutto le donne. Secondo i dati Istat relativi al 2019, in Italia la quota di sedentari è pari al 35,6% ed è maggiore nelle donne (39,5%) rispetto agli uomini (31,5%). Altre condizioni che possono rappresentare un pericolo sono: un’alimentazione non equilibrata e ipercalorica, sovrappeso e obesità, ipertensione arteriosa, dislipidemie (alterazioni della quantità di lipidi nel sangue, in particolare di trigliceridi e colesterolo) e diabete mellito.

Prevenire si può

Tutte queste patologie, però, possono essere tenute alla larga con un’attenta prevenzione e con l’adozione di stili di vita corretti che possono aiutarci a proteggere il nostro prezioso organo, ma anche a metterci “al riparo” dall’insorgenza di molte altre malattie.

Oltre a sottoporsi a screening periodici -su indicazione del proprio medico- altre facili regole come praticare quotidianamente un’adeguata attività fisica -va bene anche una mezz’ora di camminata al giorno-, evitare il consumo di alcol, non fumare e seguire un’alimentazione bilanciata possono essere alleate di salute.

In particolare, sono le donne i soggetti che dovrebbero essere più attenti al proprio cuore, specie dopo la menopausa: fino ad allora sono aiutate dalla protezione ormonale; in seguito, vengono colpite addirittura più degli uomini da eventi cardiovascolari, che spesso sono più gravi, anche se si manifestano con un quadro clinico meno evidente.

La salute a tavola

La gran parte dei fattori di rischio (e questa è sicuramente una buona notizia) può essere contrastata con un regime alimentare sano e bilanciato, che tiene alla larga chili di troppo, colesterolo alto e ipertensione. La dieta del “cuore sano” dovrebbe prevedere pochissimo sale e privilegiare cibi poco lavorati (poveri, quindi, di grassi e zuccheri), almeno cinque porzioni quotidiane di verdura (perfette le verdure a foglia verde), frutta (anche quella secca), legumi, pesce, cereali (meglio se integrali) e perché no, anche qualche pezzetto di cioccolato, purché fondente. Assolutamente no, invece, a bevande zuccherate, a snack industriali e, in generale, al junk food (cibo “spazzatura”).

Malattie cardiovascolari, quali sono

Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di patologie di cui fanno parte le malattie ischemiche del cuore, come l’infarto acuto del miocardio e l’angina pectoris, e le malattie cerebrovascolari, come l’ictus ischemico ed emorragico. Come conferma il Ministero della Salute, rappresentano le principali cause di invalidità e mortalità in Italia.

Le malattie cardiovascolari sono in gran parte prevenibili, in quanto, accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità), la loro insorgenza dipende anche da fattori modificabili, legati a scorretti comportamenti e stili di vita (fumo, alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà) spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa.

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