Ansia e depressione: qual è la differenza?

Ci si riferisce spesso ad ansia e depressione come ai “mali del nuovo millennio”. In questo articolo approfondiremo cosa sono e perché è importante parlarne.

Ansia e depressione sono spesso utilizzati, nel lessico quotidiano, come sinonimi per indicare un malessere psicologico generale, di comune riscontro in vari momenti e situazioni della vita. Sebbene però presentino alcuni aspetti in comune e si manifestino, spesso, associate, non bisogna far confusione tra i due stati. 

Che cos’è l’ansia

Il termine ansia deriva dal latino angĕre, che significa “stringere”, e indica una reazione anticipatoria, uno stato emotivo caratterizzato da preoccupazione, apprensione, paura nei confronti di uno stimolo o evento futuro eventuale o reale. Ci ricorda qualcosa, no?

Nella società moderna, in effetti, sta diventando un’abitudine sempre più comune vivere in un momento “diverso” da quello presente, impiegando energie nel tentare di risolvere o occuparsi di qualcosa di ipotetico, condizionale e lontano, che assume quindi delle caratteristiche inevitabilmente negative.

Se facciamo un salto indietro ai nostri antenati, possiamo intuirne il valore evolutivo e adattativo: “attacco o fuga”, un’emozione di allarme che ci ha messo in guardia dai pericoli e ha protetto la nostra specie per migliaia di anni.

Non sempre però è così…uno stato di ansia, infatti, che perdura oltre lo stimolo e che non è legato a un particolare evento o situazione non è più fisiologico ma diventa patologico, dando origine al “disturbo d’ansia”.

Che cos’è la depressione

Un discorso simile può essere fatto per la depressione. Dal latino “deprimere” ovvero “spingere verso il basso” la depressione è infatti una sensazione di tristezza e/o una riduzione dell’interesse o del piacere per le attività quotidiane, che deriva da eventi emotivamente angoscianti quali un disastro naturale, una malattia grave o la morte di una persona cara.

Anche in questo caso, parliamo di uno stato d’animo che potremmo dire di aver sperimentato piuttosto frequentemente nel corso della vita. Se circoscritto, tuttavia, non rappresenta una condizione patologica. Come l’ansia, infatti, anche la depressione diviene un disturbo quando perdura rispetto all’evento scatenante e quando è sufficientemente intensa da interferire col funzionamento di una persona.

Dati e cifre su ansia e depressione

Si stima che, con un’incidenza maggiore nelle donne e nei paesi ad alto reddito, i disturbi di ansia e depressione rappresentino oggigiorno i problemi di salute mentale più diffusi, con una prevalenza nel mondo di oltre il 10% secondo l’OMS.

Ad esserne colpiti sono anche i giovani: secondo un rapporto UNICEF del 2021 01, infatti, più di 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato; tra questi 89 milioni sono ragazzi e 77 milioni sono ragazze. 86 milioni hanno fra i 15 e i 19 anni e 80 milioni hanno tra i 10 e i 14 anni. L’ansia e la depressione rappresentano il 40% dei disturbi mentali diagnosticati. 

Cause di ansia e depressione

Secondo la catalogazione del manuale diagnostico Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition 02, anche noto come “DSM-5”, le cause sono più di una. Entrambi i disturbi di ansia e depressione possono derivare infatti da una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici che si manifesta sottoforma di una multifattorialità sintomatologica che, a sua volta, ha un’influenza estremamente negativa sul funzionamento personale, sociale, familiare o lavorativo.

Sintomi di ansia e depressione

Tali manifestazioni possono agire sul livello cognitivo, comportamentale o fisiologico e presentano diversi livelli di gravità in base al disturbo specifico. In particolare, l’ansia è caratterizzata da una forte preoccupazione che porta nervosismo e tensione che spesso sfociano in un’accelerazione del battito cardiaco e della frequenza del respiro.

La depressione è invece caratterizzata da umore cupo e una costante sensazione di stanchezza, assenza/diminuzione d’interesse rispetto alle attività di piacere. Questa condizione può sfociare in insonnia, pensieri negativi, elevato malessere e disagio, che compromette la capacità di svolgere la normale vita quotidiana e porta invece all’isolamento.

Incidenza di ansia e depressione dopo Covid-19

Si pensi, dunque, a quanto la gestione di queste patologie possa essere complessa e si pensi a come la pandemia da Covid-19 possa aver contribuito a modificarne l’incidenza. Secondo una meta-analisi pubblicata sulla rivista medica “The Lancet” e riportata sul quotidiano “Il Sole 24Ore” 03 si è registrato un incremento del 28% dei casi di depressione maggiore dopo la pandemia (da circa 200 milioni di persone nel mondo a circa 250 milioni) e del 26% dei casi di disturbi d’ansia (nel periodo pre-Covid ne erano affetti circa 300 milioni di individui, nel periodo post-Covid le stime parlano di circa 380 milioni di persone con disturbo d’ansia).

Terapie disponibili per ansia e depressione

Le terapie, farmacologiche e non, ad oggi a disposizione per il trattamento di questi disturbi sono numerose e variano naturalmente sulla base della gravità dei sintomi e della tipologia specifica del disturbo stesso. Tra queste, la terapia psicologica rappresenta il primo importante livello di intervento. Avendo infatti un impatto sulla qualità della vita in generale, affidarsi a degli specialisti per un inquadramento anamnestico che prevede la raccolta delle informazioni relative alle sfere personale e familiare e per la formulazione di una diagnosi specifica e accurata, consente di individuare lo specifico disturbo e di conseguenza lo specifico trattamento.

Perché è importante parlare di ansia e depressione

Nonostante l’accresciuta consapevolezza sul tema, è ancora frequente che i pazienti affetti da questi disturbi continuino a vivere problemi di discriminazione, stigmatizzazione e sminuimento della loro patologia, arrivando inevitabilmente a una mancanza o un’inadeguatezza del trattamento terapeutico.

Parlare di queste patologie, sempre più diffuse, è importante quindi per aiutare i pazienti che ne soffrono ad essere maggiormente compresi ed inclusi, ricevendo vicinanza e supporto sociale, entrambi validi aiuti se accompagnati da un’adeguata assistenza medica e terapeutica.


Bibliografia:

  1. Back to contents.

    Articolo UNICEF, 5 ottobre 2021: https://www.unicef.it/media/salute-mentale-nel-mondo-piu-di-1-adolescente-su-7-disturbi-mentali/
    Rapporto UNICEF 2021 “The state of the world’s children 2021 – On my mind: promoting, protecting and caring for children’s mental health”, ottobre 2021: https://www.unicef.org/media/108161/file/SOWC-2021-full-report-English.pdf

  2. Back to contents.

    American Psychiatric Association, “Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition. Washington, DC: American Psychiatric Association”, 2013: https://scholar.google.com/scholar?q=7+American+Psychiatric+Association.+Diagnostic+and+Statistical+Manual+of+Mental+Disorders,+Fifth+Edition.+Washington,+DC:+American+Psychiatric+Association;+2013.

  3. Back to contents.

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