Ridotta disponibilità di farmaci in Europa, le soluzioni proposte da Teva

Sapevi che negli ultimi 10 anni in Europa c’è stata una rapida diminuzione della disponibilità dei farmaci? Secondo le stime, il 26% dei farmaci equivalenti, il 33% degli antibiotici e il 40% dei farmaci antitumorali sono scomparsi da almeno un Paese europeo. Questi numeri sono ancora più alti in specifiche aree terapeutiche. Si tratta di medicinali molto importanti, spesso indicati come farmaci essenziali dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il motivo di questa diminuzione, che riguarda la produzione sia di principi attivi farmaceutici sia del prodotto finito, è legato al progressivo e negativo “consolidamento” del mercato dei farmaci equivalenti in Europa che ha fatto sì che più di due terzi (69%) di questi farmaci abbiano solo uno o due fornitori.

Per affrontare la rapida diminuzione della disponibilità dei medicinali, Teva ha effettuato una ricerca sullo “stato di salute” del mercato dei farmaci in Europa. I risultati di questa analisi sono stati presentati ai rappresentanti politici europei, al mondo accademico, alla comunità dei pazienti, ai farmacisti ospedalieri e a tutti gli stakeholder, durante una conferenza virtuale che si è svolta lo scorso 4 maggio sulla piattaforma di Politico.

Teva ha proposto dei metodi realistici e sostenibili per garantire la disponibilità dei medicinali ed evitare il rischio di interruzione delle forniture nel prossimo futuro. Oggi più che mai è opportuno invertire questa tendenza, attraverso un’ampia riforma della legislazione farmaceutica attuale, per salvaguardare i pazienti e le loro necessità.

Per maggiori informazioni, leggi il Comunicato Stampa di Medicines for Europe.