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Come un film horror mi ha aiutato a gestire l’ansia

Getty Images / Boris Jovanovic

Halloween è alle porte. Dolcetto o scherzetto, feste in maschera e film horror in abbondanza! Mentre facevo zapping, decidendo quale film guardare quest'anno, mi è venuto in mente un episodio, che si è verificato al cinema (era il 2013 circa), mentre guardavo un classico film horror: “La Casa”.

All'epoca combattevo contro la mia ansia. Pensieri negativi e nefasti mi perseguitavano costantemente. Mi sentivo nervosa e preoccupata per cose che non potevo controllare.

"E se il mio capo si rendesse conto che in realtà sono inutile e perdessi il lavoro?"
"E se il mio ragazzo si stancasse di avere a che fare con me e se ne andasse?"
Alcuni di questi pensieri erano davvero eccessivi, come ad esempio:
"E se tutte le persone che amo morissero in un terribile incidente?"

I miei pensieri negativi tendevano a ingigantirsi. Un giorno poi un terapeuta comportamentale mi ha fatto notare, durante una seduta, che ero soggetta a "distorsioni cognitive", come ad esempio pensieri "catastrofici”. Mi sono accorta che aveva davvero ragione: una volta che la mia mente avverte il minimo sospetto di un problema, lo moltiplica per mille.

Perché i pensieri semplici sono così... spaventosi?

Pensando con lucidità sapevo che tutte le mie preoccupazioni erano infondate o completamente fuori dal mio controllo. Dopotutto, al lavoro andava tutto bene e io e il mio ragazzo eravamo molto felici. Allora perché mi sentivo così minacciata? Quel circolo vizioso mi esasperava e cercavo costantemente di combattere o bloccare i sentimenti negativi, dandomi della sciocca. Ma questo approccio funzionava raramente.

Durante la visione del film horror al cinema, sussultai e urlai diverse volte. Il demone che terrorizzava i ragazzini era orribile. Mi sono immaginata in quella situazione, bloccata in un cottage isolato senza alcun aiuto e mi sono sentita vulnerabile.

Durante una scena particolarmente spaventosa, ho strillato, mi sono coperta gli occhi e mi sono rannicchiata sul sedile. La mia reazione è stata ridicola, perché ovviamente sapevo che il demone non poteva saltare attraverso lo schermo del cinema e attaccarmi. Allora perché mi sono sentita in pericolo? Perché il mio cervello stava reagendo in questo modo?

Il Trucco dell’Ansia

Poi ho avuto un'illuminazione. È un trucco! Il film horror inganna il cervello facendogli provare paura nonostante non ci sia una vera e propria minaccia fisica. Nel momento in cui questa consapevolezza ha iniziato a prendere forma, l’ho paragonata all'esperienza dell'ansia e degli attacchi di panico che stavo vivendo e ho notato la somiglianza. Quando i pensieri negativi si addensano nel mio cervello, sento che qualcosa di brutto sta per accadere e il mio corpo risponde di conseguenza, anche se so di essere perfettamente al sicuro.

Il dottor David Carbonell tratta ampiamente il tema del "Trucco dell’Ansia", sostenendo che le persone che soffrono di Ansia si spaventano quando in realtà non sono in pericolo, ma la loro lotta per proteggersi dalla paura li trascina in un vortice di ansia crescente. Era strano in quella circostanza avere una svolta psicologica – con i popcorn attaccati ai denti e tutto il resto – ma in quel momento mi sono davvero sentita euforica! Ho compreso che ero ingannata dalla mia ansia.

Ora che l’ho capito, posso prendere dei provvedimenti e affrontare la situazione.

Come disinnescare il Trucco dell’Ansia

1. Prenditi un momento per vivere a pieno le emozioni.

Da innumerevoli esperienze, ho capito che anche se provo a bloccare i sentimenti negativi, non ci riesco. Questo atteggiamento non fa che intensificarli. Come dice Carbonell, "Il modo per disinnescare il Trucco dell’Ansia è prendere tempo, esporsi ai pensieri e alle sensazioni e permettere loro di calmarsi col passare del tempo". Quindi, concedi a te stesso di provare le emozioni senza resistere e osserva come ti senti. Fai pace con la sensazione di disagio e lascia che i pensieri negativi si calmino naturalmente.

2. Ricorda: non sei davvero in pericolo.

Ricorda a te stesso che, proprio come quando guardi un film horror, sei stato indotto con l'inganno a pensare di essere in pericolo, quando in realtà non lo sei. Per esempio, quando questo succede, ricordo a me stessa che la minaccia non è reale. Magari non riesco a combattere questi pensieri/emozioni, ma posso almeno sentirmi meno preoccupata e attendere finché non passano. Le tecniche di respirazione sono un ottimo modo per alleviare i sintomi dell'ansia.

Anche altre semplici cose come assicurarsi di essere seduto comodamente e che i tuoi vestiti non siano troppo stretti possono aiutare. Potresti anche provare a usare un olio aromatico rilassante sui polsi e sulle tempie: il gelsomino è il mio preferito, ma anche la lavanda è buona. Qualsiasi cosa dia sollievo va bene.

3. Chiediti: l'emozione è vera?

Una volta che l'intensità delle emozioni si è attenuata, pensa se ci sono prove concrete a sostegno dei pensieri negativi. Un classico esercizio di CBT (Terapia Cognitivo Comportamentale) incoraggia i pazienti a cercare prove evidenti che supportano o mettono in dubbio un pensiero irrazionale. Ad esempio, "Sono preoccupato che il mio capo mi licenzierà", potrebbe essere contestato con: "Il tuo capo ha detto qualcosa di specifico in merito? Le risorse umane ti hanno contattato? Le persone si sono lamentate della qualità del tuo lavoro?"

Oppure, "Penso che il mio ragazzo mi lascerà", potrebbe essere contestato con “Sei uscita a cena ieri sera e ti sei divertita moltissimo. Lui sta anche pensando di andare in vacanza insieme l'anno prossimo”. Sicuramente questo mette completamente in discussione la tua precedente affermazione. Il più delle volte, ci mancano delle prove tangibili e ci affidiamo completamente alle nostre emozioni. Cercare una prova a sostegno di un pensiero irrazionale è un buon modo di evidenziare ulteriormente "l’inganno".

Buon Halloween a tutti e attenti al Trucco dell’Ansia!

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