"Non solo occhi per crescere"

La locandina dell’evento non solo occhi per crescere

Da quest’anno Teva amplia il proprio sostegno al mondo dello sport inclusivo, affiancando al progetto “Nuota con noi” – che supporta da nove anni – una nuova iniziativa di grande valore sociale: “Non solo occhi per crescere”.

Promosso da Nuoto Pavia ASD in collaborazione con la Fondazione Mariani per la Neurologia Infantile e l’Istituto Neurologico Mondino di Pavia, il progetto nasce su impulso della campionessa paralimpica Monica Boggioni e si rivolge a ragazze e ragazzi con disabilità visiva, offrendo loro l’opportunità di intraprendere un percorso nel nuoto.

Il progetto è stato ufficialmente presentato il 25 maggio, in occasione di un Open Day presso la piscina Pianeta Acqua di Corteolona (PV). Alla giornata hanno partecipato oltre 20 giovani atleti insieme alle loro famiglie, accompagnati da allenatori, operatori sanitari e i partner dell’iniziativa, tra cui Teva Italia rappresentata da Silvia Montali, External Communication Sr. Manager.

Lo sport, e in particolare il nuoto, si conferma uno strumento potente di inclusione, capace di valorizzare il talento, rafforzare l’autostima e superare barriere fisiche e psicologiche. Con il sostegno a questa nuova iniziativa, Teva rinnova il proprio impegno verso una salute intesa in senso più ampio, che mette al centro la persona.

«Il progetto “Non solo occhi per crescere” – spiega Giordana Cortinovis, Marketing & Communication Director di Teva Italia – rappresenta un concreto esempio di come lo sport possa essere un ponte verso l’inclusione, il talento e la determinazione. In Teva Italia crediamo fortemente nel valore della salute in tutte le sue dimensioni, e per questo siamo orgogliosi di sostenere iniziative che promuovono il benessere olistico, mettendo al centro la persona e la sua qualità di vita».

L’iniziativa si affianca così a “Nuota con noi”, storico progetto di Nuoto Pavia ASD sostenuto da Teva fin dal 2015, e con cui sono stati formati e accompagnati numerosi atleti paralimpici verso l’attività agonistica. Oggi questo impegno si arricchisce di una nuova dimensione, dimostrando come l’inclusione sia una responsabilità concreta, che passa anche dallo sport, dalla passione e dalla comunità.