Antibiotici, pericolo resistenza

Gli antibiotici hanno rappresentato una vera rivoluzione delle terapie mediche. È dal 1928, quando Alexander Fleming per primo sperimentò i “poteri” della penicillina, che questi farmaci sempre più evoluti salvano milioni di vite ogni anno. Ora, però, le cose stanno cambiando e si sente sempre più spesso parlare di “antibiotico-resistenza”. Cosa significa? Come specifica l’ultimo rapporto dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), si tratta della “incapacità degli antibiotici, somministrati alle dosi terapeutiche, di ridurre la sopravvivenza o di inibire la replicazione dei batteri patogeni”.

In sintesi, gli antibiotici dimostrano di essere meno efficaci rispetto al passato, e in alcuni casi impotenti, nei confronti di alcune specie batteriche.

Cause e rimedi

Tra le cause dell’Amr (antimicrobial resistance o resistenza antimicrobica) c’è sicuramente l’assunzione inappropriata e scorretta di questi farmaci. A partire dall’uso di antibiotici senza l’opportuna prescrizione medica, ma anche la mancata aderenza terapeutica, ossia la non corretta assunzione delle terapie prescritte o l’interruzione delle stesse, prima di aver completato il ciclo previsto. È fondamentale, come sottolinea il Ministero della Salute in una recente guida sulle “fake news” in tema di antibiotico-resistenza (www.salute.gov.it/portale/antibioticoresistenza/homeAntibioticoResistenza.jsp), assumere questi farmaci solo “secondo le modalità prescritte dal medico, completando la terapia prescritta anche se ci si sente meglio”.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha stilato un prontuario per prevenire e contrastare la diffusione della resistenza agli antibiotici. Ecco le regole principali:

  • assumere antibiotici solo se necessari e solo se prescritti dal medico;
  • vietata l’autosomministrazione andando contro il parere del medico;
  • seguire sempre le indicazioni del medico in termini di posologia e durata della cura;
  • mai utilizzare antibiotici scaduti o prescritti ad altre persone;
  • prevenire le infezioni lavando le mani, curando l’igiene, evitando contatti stretti con i malati, praticando il sesso sicuro e mantenendo aggiornate le vaccinazioni.

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