Viaggio da caregiver, in vacanza con una persona da accudire

Le vacanze dovrebbero rappresentare un momento di svago e di riposo, ma occuparsi 24 ore su 24 di una persona con problemi di salute spesso non ammette soste. Ecco perché è importante organizzarsi molto bene, affinché anche chi si trova a dover assistere un familiare possa trarre beneficio dal periodo di vacanza, senza stress.

Più meticolosa sarà la preparazione del viaggio, maggiore sarà la possibilità di affrontarlo in serenità. Anche la più tranquilla delle vacanze, infatti, può nascondere qualche imprevisto ed è sempre meglio prepararsi a ogni eventualità.

5 consigli per prepararsi a viaggiare come caregiver

1) Programmare il più possibile. Ogni viaggio richiede un’adeguata programmazione, ma in caso di viaggiatori con malattie croniche è necessario prevedere ogni cosa nel dettaglio in base alla lunghezza del viaggio, al numero di soste che saranno necessarie durante il tragitto, alla durata della vacanza, alla presenza in zona di farmacie, pronto soccorso, ospedale.

2) Informarsi sui servizi disponibili in loco e non esitare a chiedere. Fare una telefonata per spiegare la situazione permetterà di essere più consapevoli delle eventuali difficoltà che si potranno incontrare, come tragitti da percorrere per raggiungere la sistemazione, la disponibilità di parcheggi nelle vicinanze, la presenza di scale, rampe e altro ancora.

3) Assicurarsi che la sistemazione scelta faccia al caso proprio e della persona di cui ci si prende cura. Anche in questo caso, specialmente se la persona di cui siamo caregiver ha limitazioni motorie o utilizza una carrozzina per disabili, è necessario che le strutture siano prive di barriere architettoniche e dispongano di spazi adeguati.

4) Controllare più volte i documenti prima di partire. Meglio perdere un po’ di tempo prima, piuttosto che ritrovarsi, al momento del bisogno, con un certificato mancante. Controllare di avere i propri documenti personali (passaporto o carta d’identità, codice fiscale, tessera sanitaria, patente), e quelli del proprio caro, sia personali sia sanitari, inclusi eventuali pass per il parcheggio, assicurazioni sanitarie, certificati vaccinali, prescrizioni dei farmaci, ecc.

5) Prevedere anche l’imprevedibile. Nessuno vorrebbe mai pensare alle emergenze in vacanza, ma essere un caregiver comporta qualche preoccupazione in più. Quando si raggiunge la sistemazione scelta, per esempio, è sempre bene verificare dove si trovano le uscite di emergenza, identificare la farmacia più vicina e i relativi orari e come raggiungere il pronto soccorso in caso di bisogno. 

Come portare i medicinali in vacanza

Andare in vacanza con una persona da accudire comporta necessariamente una certa quantità di farmaci da mettere in valigia. In base alla tipologia e alla durata del soggiorno, bisognerà prevedere di portare non solo il quantitativo di farmaci necessario, ma anche un’ulteriore scorta o le prescrizioni mediche in caso di prolungamento del viaggio, magari per la cancellazione del volo di ritorno o il ritardo del treno. Inoltre, va prevista la normale dotazione dei rimedi che possono essere utili in viaggio, come antipiretici, antidiarroici, antidolorifici, pomate per le scottature, medicazioni e altri ancora. 

È molto importante attenersi, poi, alle indicazioni specifiche sulla conservazione di ogni farmaco e, se si hanno dubbi, chiedere consiglio al farmacista o al medico. Alcuni medicinali, infatti, richiedono il massimo scrupolo nella conservazione al riparo da alte temperature, luce e umidità. Condizioni che, se a casa propria è relativamente facile rispettare, sono più complesse da garantire in viaggio.

Auto, treno, aereo: ogni mezzo richiede particolari accorgimenti. In caso di spostamento in automobile, per esempio, una buona idea è riporre i farmaci in una borsa termica, perché durante le soste, nell’abitacolo o nel bagagliaio si possono raggiungere rapidamente temperature elevatissime. In caso di viaggio aereo, inoltre, bisognerà informarsi preventivamente sulle regole della compagnia in merito alla possibilità di tenere i farmaci nel bagaglio a mano (potrebbe essere richiesto, per esempio, di esibire la prescrizione medica).

Il benessere del caregiver, un valore da non sottovalutare

Quando si viaggia con una persona affetta da una malattia cronica, inevitabilmente il viaggio sarà costruito a misura delle esigenze del paziente, nella destinazione, nel tipo di soggiorno e nelle attività che si potranno organizzare e svolgere. Questo non toglie, però, che anche il caregiver possa, anzi debba, avere la possibilità di riposarsi e di staccare dalla routine quotidiana. Il modo migliore è avere uno o più compagni di viaggio, tra amici e famigliari che ci accompagnino in vacanza, e che ci sostituiscano all’occorrenza. In alternativa, si può pensare a un professionista che subentri in orari specifici: anche solo qualche ora al giorno, infatti, può essere preziosa per fare una passeggiata nel verde, una nuotata o semplicemente riposarsi e distrarsi.

Per riassumere

In conclusione, affrontare un viaggio come caregiver di un proprio caro può essere un’esperienza complicata, ma, se preceduto da un’adeguata preparazione, può diventare un’occasione per affrontare un’esperienza diversa. È importante pianificare con cura ogni aspetto del viaggio, così da limitare il rischio di imprevisti e, dove possibile, poter contare su un aiuto, come quello di un amico o un famigliare, con cui condividere almeno in parte alcune delle incombenze quotidiane.

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