Scopri di più sull’autrice, Megan Potts
Negli ultimi mesi, molti di noi hanno trascorso sempre più tempo su uno o più social media. Per molti, l’uso dei social media durante il periodo di restrizioni anti-Covid è stata l'unica forma di contatto con gli altri.
Quindi è giusto dire che i social media hanno avuto un ruolo fondamentale nel tenerci in contatto e in molti casi sono stati utili per mantenere in equilibrio la nostra salute mentale, in un momento in cui era difficile uscire fisicamente di casa per vedere amici e familiari.
Tuttavia, l'interazione sui social ha i suoi svantaggi e molti di noi riconosceranno alcuni dei comportamenti malsani di seguito elencati. Nello scorso lockdown, molti hanno sfogato sui social media la loro frustrazione, la rabbia e l'incertezza, alimentata anche dalla circolazione di notizie negative e dal dibattito politico senza fine, facendo emergere maggiormente gli aspetti più negativi dell’uso dei social media.
Ecco alcuni dei comportamenti a cui ho ceduto e le migliori tecniche che ho usato per combatterli.
“Questa mamma sta gestendo il lockdown molto bene. Lavora da casa, cresce tre figli, la sua casa è sempre in ordine e lo è anche lei!”
Non penso di essere l'unica mamma che guarda i social media e poi scoppia in lacrime perché la vita degli altri le sembra sempre migliore della sua, giusto? Quell'istinto di paragonarci con tutti quelli che ci circondano sembra essere abbastanza comune. Quindi, come posso dissuadermi dalla convinzione che sto fallendo in tutto?
Mi faccio delle domande.
Pubblico sui miei social media le foto dei miei figli mentre fanno i capricci? No. Posto foto di me accasciata, senza energia e mezza addormentata sul divano? No. Pubblico foto di belle giornate trascorse in fattorie, di passeggiate lungo la spiaggia e di escursioni in montagna? Sì.
Sono selettiva in ciò che mostro al mondo e questo non mi rende speciale. Devo ricordarmi che tutti gli altri sono altrettanto selettivi. Ma guardando oltre alle foto, è probabile che anche loro debbano affrontare dei problemi.
Con l'instabilità data da una pandemia, sono stata costantemente alla ricerca di qualcuno con cui parlare e che mi dicesse che tutto sarebbe andato bene. Troppo spesso mi sono rivolta ai social per questo tipo di conforto. Tuttavia, mi disturberebbe sapere quanto tempo dedico ad aggiornare le mie notifiche!
Troppo spesso mi ritrovo a scommettere: "Adesso quanti mi piace ha ottenuto il mio ultimo post?" Beh, probabilmente lo stesso numero che aveva 10 minuti fa.
Di recente mi sono resa conto che l’ossessione di controllare costantemente notifiche, commenti e mi piace era fuori controllo. Così, ho deciso di eliminare tutte le app dei social media dal mio telefono per alcuni giorni. In seguito, sono andata via per un fine settimana di escursionismo e campeggio in montagna, e mi sono ricordata che l'unica persona a cui devo davvero piacere sono soltanto io. Non ho davvero bisogno dell'approvazione di centinaia di altre persone su Internet. Non significa nulla e non è essenziale per la mia salute mentale.
Questo è un problema che ho sempre dovuto affrontare. Che si trattasse di raccontare che appartengo al mondo LGBT+[1] o della mia salute mentale, ho ricevuto diversi commenti negativi e offensivi. Tutto ciò è peggiorato durante la pandemia. Le persone criticano ogni genere di cosa, dalle possibili conseguenze dell'indossare una mascherina, alla discussione se sia giusto o meno riaprire i locali.
Per molti, la frustrazione peggiora sempre di più nel corso dell’anno, a causa delle opinioni discordanti dei politici sempre presenti nella sezione notizie. Per questo, la soluzione è solo una, e sto ancora imparando a metterla in pratica quando uso i social: Non leggere i commenti!
Il concetto è semplice: se stai lontano dal fuoco, non ti brucerai. Come attivista, so che far sentire la propria voce è importante, ma non devi mettere in discussione l'opinione di ogni persona. Ho perso diversi amici e so che non ne vale la pena, se è dannoso per la propria salute mentale. Alcune persone rimarranno sempre della propria opinione, e continuare a provare a cambiarle può essere estenuante e doloroso.
È importante capire che aspetto hanno le abitudini malsane causate dai social media e gestire il proprio utilizzo delle piattaforme nel miglior modo possibile. Prima o poi, i comportamenti che ho appena menzionato diventano tutti soffocanti. Mi sono ritrovata ad essere arrabbiata per giorni interi con persone a caso su Internet, mentre perdevo la pazienza con le persone reali intorno a me, al punto da diventare aggressiva.
Quando il tuo utilizzo dei social media diventa dannoso, non solo per te, ma anche per i tuoi cari, è tempo di fare un passo indietro. Spero che tu possa mettere in pratica alcune di queste tecniche la prossima volta che navighi su internet. Ricorda di usare i social media in modo consapevole e di evitare le trappole in cui tutti cadiamo troppo facilmente.
[1] Acronimo di: Lesbica, Gay, Bisessuale e Transgender